My Hero Academia: John's Version

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    Questa è una pagina in cui parlerò di una mia personale variazione, a mo'di fanfiction della serie "My Hero Academia", in cui un personaggio di nome John Anderson, così come molti altri in futuro interagiscono coi personaggi canonici della serie, cambiandone le sorti.

    Qui sotto scriverò delle singole scene, per fare capire bene che cosa accade, stagione per stagione (ci sono dei numeri, per fare capire di che episodio canonico della serie di My Hero Academia si parli)

    Prima Stagione:

    3:

    -Prima dell'inizio del suo allenamento, un giorno dopo l'incontro con All Might, mentre Midoriya sta per attraversare la strada... vede, dall'altro lato un bambino, che sta giocando a palla, ma per errore gli sfugge di mano.

    -Midoriya, scioccato fa per raggiungerlo, ma qualcuno la afferra prima del bambino, evitandogli di finire sotto a una macchina, con l'autista che si ferma bruscamente premendo suo freno, e gridando: "Guarda dove vai, teppista!"

    -Con un sospiro Izuku sorride, riconoscendo decisamente di chi si tratti, mentre il figuro, apparentemente un ragazzo di giusto alcuni anni in più di lui lo guarda neutro, mentre lascia la palla al bimbo, che viene subito preso in braccio dalla madre preoccupata.

    -"Così...è per questo che non sei venuto da me, ieri..." dice, con una voce profonda il ragazzo, in un abito casual di colore nero, all'interno di una sorta di villa fatta di legno, pietra e mattoni, che ricorda un... antico edificio romano.

    -"Posso sapere cosa ti ha reso deciso... più del solito, a continuare a perseguire il tuo sogno da eroe?" domanda la figura, mentre passa un piatto ricolmo di insalata greca a Midoriya.

    -Mentre la figura si piega, a separare un cane procione che sta litigando con il suo cane di razza Shikoku Ken... Izuku sorride, mentre prende un cucchiaino di legno e guarda l'insalata, dicendo: "A dire il vero non saprei da che parte cominciare..."

    -"Non lo sai o non vuoi dirmelo?" domanda la figura, mentre sente il cane procione lamentarsi facendo versetti, momento in cui decide di ficcargli un uovo in bocca, momento in cui si calma e se ne va dalla porta aperta, mentre accarezza il suo cane per calmarlo.

    -"Beh, ecco... in realtà sì, lo saprei..." dice il verde, con una faccia un po' triste.

    -"Ma non vuoi dirlo." dice seccamente lui, mentre il cane va a sedersi in un angolo, ed il ragazzo più grande, un individuo dalla pelle abbronzata e i tratti caucasici si gira a guardare Izuku, severo.

    -"N-non è cos-"

    -"Mi sembrava di avertelo detto:per fare la cosa giusta non è necessario un quirk."

    -"Però... avevo sempre visto il contrario, John:tutti credono che serva un quirk per riuscirci." dice lui, che prende tristemente un boccone di insalata, per un attimo. Poi, dopo averlo mangiato guarda di nuovo convinto... il greco.

    -"Ma ora questo non ha importanza. Perché diventerò comunque un eroe!" dice Midoriya, mentre John sospira, e poi domanda: "Ma come? Tu non possiedi un... unicità-"

    -"E-e nemmeno tu! Eppure questo non ti ha impedito di salvare quel bambino sulla strada, giusto?"

    -"Quello era diverso..."

    -"Io non vedo come..."

    -I due sprofondano nel silenzio per alcuni istanti, con il greco che sospira pesantemente prima che Midoriya riprenda a parlare.

    "So che non dovrei dirlo, ma..." dice Izuku, che guarda per un attimo in basso, rigirando l'insalata, prima di tornare a guardarlo in faccia: "lo so che mi nascondi sempre qualcosa, John:è fin da quando ci siamo conosciuti che lo fai. Non sei mai stato del tutto sincero con me, ma lo posso capire. Ti prego..."
    -Il greco lo guarda, fra il teso e lo sconsolato.

    "Sii tu a capirmi, adesso..."
    -"...non hai finito la tua insalata-"

    -"OH GIUSTO, che sbadato!..."

    4:

    -"Hai rischiato molto:paràlogos..." dice John, mentre sta leggendo un libro sul Pleistocene, mormorando l'ultima parola, mentre lui e Midoriya sono fuori nel giardinetto della villa, davanti ad alcuni ortaggi.

    -"Cosa?..."

    -"Nella mia lingua natale significa irragionevole:avresti dovuto pianificare meglio la cosa, invece che farti del male in quel modo. Pensa a come avrebbe reagito tua madre se fossi tornato a casa con quelle ferite, o forse non tornato affatto."

    -Izuku abbassa per un momento lo sguardo.

    -"Inoltre non credo ancora di capire come tu..." si domanda, mentre alza lo sguardo severo, eppure pieno di dubbi verso il verde. "...Sia riuscito a fare una cosa simile:era questo, ciò che intendevi mesi fa quando hai detto che non avrebbe più avuto importanza?"

    -"Ecco..." Il greco chiude il libro, che posa sul lato destro della panchina su cui è messo, mentre guarda con una smorfia Midoriya.

    -"Come hai sviluppato quei poteri? Non puoi continuare a girarci intorno così, non dopo che hai rischiato la vita in questo modo:intendi tornare morto, da colei che si è presa cura di te per tutta la sua vita-"

    -"E tu mi dirai mai come fai a vivere qui da solo?!"

    -John resta in silenzio.

    -"Te lo avevo già detto:tu hai tanti segreti di cui non vuoi parlarmi, John. Perché non posso averne qualcuno anch'io? E adesso che ce la posso fare, che ti ho dimostrato che anche io posso essere un eroe... è davvero solo questo, quello che hai da dire?"

    -Resta per diversi istanti, a guardare il pavimento... poi si alza all'improvviso, il viso scuro mentre cammina lentamente verso Izuku, e lo guarda poi da una distanza ravvicinata, troneggiando sopra di lui.

    -"J-John... che cosa succede?..." domanda il verde, effettivamente spaventato. Poi, all'improvviso... il pavimento si spacca, sotto al suo piede destro, facendo prendere un colpo al povero giovane.

    -"Hai ragione:ho sempre avuto molti segreti con te, Midoriya..." dice lui, mentre il terreno si spacca ancora di più... fino a che alcune parti di cemento non schizzano di alcuni centimetri verso l'esterno. Poi Midoriya, guardando verso l'alto... vede, per qualche istante gli occhi del greco, e nota come questi siano incredibilmente aggressivi e... di un giallo intenso.

    -"John:tu... tu hai..."

    -"E tu?" domanda lui, mentre le sue pupille si restringono.

    -"Anche tu hai un unicità, ma è innegabile:non prima, almeno di quel giorno."

    -Izuku non dice nulla, deglutendo, prima che il bagliore giallo del greco non svanisce, e lui torni composto e severo come al suo solito. Poi... si gira, lasciando il poveretto ancora più sbalordito.

    -"Quando sarai pronto per dirmi la verità... torna qui. E per allora..." dice lui, mentre cammina verso la porta, e poi la apre.

    -"Lo farò anch'io:per ora mi limiterò... ad aggiustare il buco che ho fatto per terra." dice John, prima di entrare e chiudersi la porta alle spalle, lasciando il verde alquanto scioccato.

    -"Mi dispiace, John, ma... non so, se possa dirtelo..."

    6:

    -"Anche tu stai aspettando qualcuno?..." domanda... un Puma che parla a John, ora vestito di nero con un cappello fedora dello stesso colore all'ingresso della scuola.

    -"Non ne sono sicuro..." risponde lui.

    -"In ogni caso... devo ringraziarti per le tue parole:sono certo che colui che sto aspettando starà già uscendo."

    -"Ne sono certo anch'io: continua a mostrargli fiducia..." dice il greco, mentre si gira e se ne va non appena vede Midoriya uscire assieme a Tenya & Ochaco.

    -Ma Izuku lo nota, un po' triste dalla distanza, cosa che Tenya nota a sua volta guardandolo seriamente tutto d'un tratto.

    -"Quel tizio col cappello... lo conosci?"

    -"Io...non ne sono sicuro..."

    -"Quegli appunti che anche lui mi ha aiutato a scrivere..." pensa Midoriya durante la prova, ricordando come, per quanto incredibile anche John stesso avesse in passato messo mano sul suo diario... mentre Izuku passava la scopa nella sala principale della sua villa.

    8:

    -John, che si trova di sera nel suo piccolo campo di grano ed albero di fichi personali è perso nei suoi pensieri, mentre guarda attentamente un vecchio disegno, ingiallito ed incorniciato di... un uomo e una donna in mano, il vento che scuote leggero i suoi capelli.

    -Poi, all'improvviso sente dei passi e rimette così la foto in tasca, mentre si gira verso nientemeno che Midoriya, che lo guarda ad occhi spalancati coi suoi vistosi capelli verdi che sono scossi dal vento.

    -I due, dopo qualche vago secondo di tensione... si sorridono, 'Deku' con un sorriso ampissimo, e il greco con un sorriso più placido.

    "È la verità:il mio quirk mi è stato dato da qualcun'altro. Ma non posso proprio dirti chi, devi perdonarmi..." dice il verde con lo sguardo basso, seduto su di un tavolino, ora che i due si trovano in una stanza piena di libri illuminata da delle candele.
    -Dopo alcuni secondi, in cui John mantiene la propria attenzione apparentemente rivolta esclusivamente ad un libro sulla storia di Costantinopoli dice: "...sei andato incontro a molte cose, in questi ultimi tempi. Stai cambiando, e si vede."

    -Midoriya alza sorpreso lo sguardo.

    -"Non hai più paura, tanto per cominciare. Inoltre insegui il tuo sogno con una determinazione che raramente posso dire di aver visto, o provato per quello che vale." dice, mentre chiude il libro e comincia a girare lo sguardo, ora sereno verso 'Deku'.

    -"E come passare sopra al fatto che ti sei finalmente opposto a quello spocchioso?"

    -"Non dovresti parlare così di lui..."

    -"Dare credito, ma anche riconoscere dove si sbaglia è una cosa che ho appreso molto presto, Midoriya, e voi due meritate rispettivamente ciascuno di questi giudizi, a modo vostro"

    -Il greco sbuffa sorridente, prima di aggiungere:"hai fatto dei passi da gigante, ragazzino in verde... mi sono sbagliato."

    -"J-John..."

    -Il ragazzo mette apposto il libro, mentre poi si avvicina all'altro più basso e il suo sorriso... svanisce.

    -"È giunto il momento che tu sappia qualcosa in più, sul mio conto:vieni, prendi una candela."

    -"Il pollo, giusto:dobbiamo finire di prepararlo!" dice Izuku , mentre prende delicatamente con una mano una candela da terra, e segue il suo amico mentre tornano nel salone principale, dove insieme mettono qualche cucchiaio d'olio su due polli fatti allo spiedo.

    -"Il tuo quirk: sembrava basarsi principalmente sulla potenza fisica... posso saperne di più?" domanda il verde, mentre toglie il cucchiaio dalla scodella in cui hanno fino a quel momento oliato i polli.

    -"Bene:per farlo... ti racconterò una storia." dice lui, mentre apre un armadietto, e prende fuori una grattugia, un grosso pezzo di formaggio ed un pochino di assafetida.

    -"Una... storia?"

    -"Sì:una storia" risponde John, mentre poggia il tutto delicatamente, un po' alla volta vicino alla scodella... prima di sbuffare divertito. "Cosa che, ammetto avrei dovuto fare tempo addietro, quando ci eravamo conosciuti."

    -"Mi ricordo di quel giorno:stavi cercando un libro che parlava di un uomo che voleva riprendersi la propria vita, se non sbaglio." dice Midoriya, sorridendo mentre prende l'assafetida, e comincia a grattugiarla piano piano.

    -Il greco, sorridente osserva la candela che il suo amico aveva portato, la sua luce che fa brillare gli occhi del ragazzo, mentre dice: "Già...e continuavi a dire che avrebbe dovuto semplicemente accettare di non poter fare nulla, poiché sprovvisto del potere necessario per riuscirci, e invece..."

    -Il suo sguardo, poi diventa neutro. "Ma non è di certo questa, la storia che volevo raccontarti, no..."

    -Resta per un po' in silenzio a guardare la candela, prima di aggiungere: "hai scolato l'acqua filtrata dal pozzo e messa in una bacinella per lavarti le mani?"

    -"Oh? Sì, certo:l'ho anche buttata nel tubo che porta all'impianto fognario per non inquinare il terreno!"

    -"Dovevo sentire come avresti risposto:non sento più lo stesso timore reverenziale che avevi mesi fa..." dice John, che volge leggermente lo sguardo verso il suo interlocutore, sorridendo. "Stai finalmente maturando, da quando hai intrapreso questa strada."

    -"Grazie, John."

    -Cala il silenzio, per diversi minuti. Poi, finalmente il greco si siede, poggiando gli avambracci e poi la sua stessa testa sul tavolo, respirando pesantemente... e comincia a raccontare: "Vi fu un pulcino, la cui vita era all'insegna della velocità, e la sua felicità era ridotta a pochi attimi. I suoi genitori... non potevano più prendersi cura di lui, e dovette farsi strada attraverso le sterpaglie spinate, per riuscire ogni giorno a prendere un vermicciattolo o due, anche se il dolore sembrava più grande del suo pasto. Un giorno... un gatto gli si presentò davanti, mettendosi piume sul corpo per sembrare un grosso gallo, proponendogli una vallata perfetta in cui crescevano semini a non finire."

    -"...e che cosa fece, il pulcino?"

    -"Accettò l'offerta del falso gallo, sentendosi di nuovo al sicuro sotto alla garanzia di un lauto e duraturo spuntino ed andò nel luogo indicato. I giorni passarono... ed il pulcino ingrassò, mentre godeva ogni giorno della vista di un sacco di uccelli diversi, eppure in qualche modo simili a lui. Ma quando cercò di uscire dalla vallata... il gatto, tolte le piume gli rivelò la triste verità: non sarebbe mai uscito di lì, e sarebbe rimasto lì ad ingrassare fino a che non avrebbe raggiunto il giusto spessore... avrebbe dovuto dire di no, e accontentarsi di ciò che si stava guadagnando con le proprie forze."

    -"Anche il mio quirk... l'ho preso da un altra fonte."

    -Deku lo guarda scioccato, mentre si blocca proprio quando stava finendo di grattugiare l'assafetida.

    -"Per la precisione da qualcun'altro" dice John, le piccole pieghe sotto agli occhi che si fanno tristi e gravi. "Una fonte, da cui non avrei mai dovuto prenderlo." dice, con voce bassa.

    -"...chi era il gatto?"

    -"La risposta..." risponde John, con una voce... come spezzata. Poi dice, con voce fredda: "La avrai, ma solo quando potrai dirmi chi è stato il cane che ti ha portato in salvo dai ratti."

    -Il verde guarda triste per terra, mentre si siede così accanto a lui, passandogli il suo pollo.

    -"Quello fu tutto ciò che riuscì a scoprire quel giorno, sul passato di John Anderson, quel ragazzo misterioso arrivato nella mia vita giusto qualche anno fa..."

    -"...manca di formaggio..."

    -"OH MAMMA:la finisco di aggiungere subito, John!"

    12:

    -Seduto nella stanza adibita a biblioteca, con le finestre aperte e lo sguardo piegato su di un libro che parla di un apocalisse nucleare... John si ritrova a dover girare un momento lo sguardo, essendo riuscito a sentire persino dalla campagna in cui lui si trova la potenza dell'ultimo pugno di All Might contro il Nomu...

    Seconda Stagione:

    1:

    -Qualcuno bussa alla porta della casa di 'Deku'.

    -"Chi è?" domanda sua madre, mentre apre la porta, per poi restare sorpresa quando capisce che si tratta di una certa figura col cappello.

    -"Buonasera, signora." dice lui, abbassando leggermente il cappello.

    -"Oh, John:va tutto bene? Entra pure, se vuoi" dice lei, mentre si gira ed entra.

    -"Grazie come sempre" dice il greco, mentre si toglie le scarpe, la giacca ed il cappello, e poi la segue fino in cucina.

    -"Izuku:è venuto a trovarti John!"

    -Izuku alza lo sguardo verso il suo amico, sorpreso di vederlo.

    -"Oh: buonasera, John!"

    -Dopo un pochino... la porta della camera si apre, e i due entrano nella stanza del verde.

    -Ma dopo che Midoriya è entrato a sua volta il greco fa accidentalmente cadere una statuina di All Might, che prende al volo con la sua mano sinistra dietro la schiena, mentre l'altra è impegnata a mantenere il capello.

    -"Sai, sono veramente contento che tu sia venuto qui: mi dispiace se non ti ho più fatto visita, ma ci sono stati un sacco di problemi a scuola che io..." dice Deku, mentre si gira verso di lui, vedendolo mentre è girato di profilo con il braccio sinistro semi-alzato fino al livello della spalla, chiedendogli: "ehm...va tutto bene?..."

    -"Certamente, Midoriya:questa è...danza classica." fa lui tutto serio, con uno sguardo fisso che non può non ricordare quello di un gatto quando viene beccato a fare il biricchino.

    -"Danza classica?..." domanda Izuku, confusissimo.

    -John, con un velocissimo movimento abbassa la mano 'incriminata' e mette la statuina brevemente nella sua tasca, prima di continuare e dire: "Aiuta la concentrazione e coordinazione di ogni parte del tuo corpo... e serve anche ad insegnare un po' d'umiltà..." dice lui, mentre... comincia ad improvvisarsi ballerino nella stanza del suo amico, facendo venire gli occhi bianchi e la faccia blu al verde dallo shock.

    -"Perché sta...ballando proprio ora?..." pensa lui, scioccato mentre si gira un momento, lentamente ad accedere al suo computer, e proprio in quel momento il greco rimette rapidamente a posto la statuina, rapidamente emettendo due colpi di tosse volontari per attirare l'attenzione. Il verde si gira un momento di nuovo.

    -"Dunque..." comincia a domandare John, con un tono inizialmente acuto... prima di calmarsi, e tornare più composto, respirando pesantemente. Poi guarda intensamente il ragazzo, e gli domanda, seriamente: "Come ti senti?"

    -Midoriya guarda per un momento verso il lato sinistro della posizione in cui si trovava, prima di rispondere con un: "Ho fatto del mio meglio per aiutare gli altri in una situazione come quella. Saprai sicuramente di che cosa sto parlando..."

    -Anderson guarda per un momento in un punto a terra, mentre dice: "Se non lo avrebbero fatto i giornali sarei stato io stesso a capire che qualcosa non andava..."

    -Poi i suoi occhi si puntano di nuovo su quelli del giapponese, ed il suo cambia completamente, domandando con voce bassa ma irritata: "Sei ancora deciso a diventare un eroe per fare la cosa giusta, anche dopo ciò che è successo?"

    -Deku lo guarda negli occhi, i suoi decisi, prima che risponda: "Ora più che mai."

    -Il greco assume un espressione distaccata, mentre sospira e sbatte rapidamente le palpebre... e poi mette la mano destra in una delle sue tasche.

    -"Era tutto ciò che dovevo sapere:in tal caso... ti servirà questa." dice lui, mentre gli lancia... una statuina di pietra, che sembra rappresentare una donna con vesti greche di colore viola.

    -"Ma...questa è la statuina di una...dea? Ma è di pietra:come hai-"

    -"Proprio così: nel mio tempo libero, vista la tua assenza ho deciso di fare qualcosa per te per occupare il tempo in altro modo, intagliando lentamente un masso che ho trovato vicino ad un fiume. Tiche, Fortuna... in Grecia e nel resto del mondo viene chiamata in più modi, e puoi credere alla sua esistenza o meno...ma sappi solo che questa statuetta di pietra, nonostante quell'aspetto forse per te troppo succinto... dovrebbe guidarti verso le fortune e le ricchezze che la vita può offrirti."

    -Il suo sguardo distaccato sembra... assumere una connotazione leggermente triste. "È tutto ciò che posso fare per aiutarti:io non sono, un eroe, e non posso certo venire ogni giorno alla tua scuola..."

    -"Si sente solo:non avrei mai creduto che lui..." pensa Izuku, che dopo aver osservato la statuetta guarda con... dolcezza, il suo amico, cosa che fa dipingere sul viso di John una certa dose di dubbio, perché non ha idea del perché di quella espressione.

    -"Grazie, John:ti prometto che tornerò a farti visita più spesso."

    -Anderson sbuffa, prima di dire:"Intanto pensa a proseguire con i tuoi nuovi... studi."

    -"Lo farò..." . Il verde si alza in piedi, va accanto ad Anderson, che si muove di lato per fargli spazio... prima che il suo amico gli dia in mano un modellino di All Might (la stessa che aveva fatto quasi cadere per terra prima). Cosa, questa che lascia il greco esterreffato.

    -"No:questo è uno dei tuoi modellini preferiti-"

    -Midoriya chiude le proprie mani attorno a quelle dell'amico che tenevano la statua, dicendo: "Lo so! Ma voglio che lo tenga tu:forse non ci sarò come prima, ma voglio che tu sappia che io non mi dimentico di te, John."

    -"Perché un vero eroe non lo farebbe, vero?..."

    -"No: perché un vero amico non lo farebbe."

    -John... sospira, chiudendo per un attimo gli occhi, per poi riaprirli. "Izuku Midoriya:così ingenuo, eppure al tempo stesso così tanto saggio, in taluni momenti..."

    -Allontana, poi le mani dall'amico, mettendo il modellino in tasca. "Spero che questa professione, qualunque cosa ti darà non ti allontanerà comunque dal desiderio di fare la cosa più giusta..."

    -"Era spostato di cinque centimetri:lo avevi fatto cadere prima, vero?..."

    -Ad Anderson viene un occhio tremolante, mentre pensa: "quindi non importa come ho cercato di mascherare la cosa: lo ha comunque notato da una differenza di pochi centimetri?!... Tu e i tuoi modellini da collezione: sei proprio un fanatico di All Might, altro che fan..."

    2:

    -"E poi dimmi che non penso a te!" dice... un formichiere gigante con degli occhiali da sole ed una borsetta appesa sul corpo, nonché una busta di cartone che tiene stretta con la lingua, che poi fa cadere...davanti allo stesso puma a cui ha parlato John, ai mercatini del festival.

    -Il puma inarca un sopracciglio, annoiato, prima di rovistare dentro la busta e mangiare con calma uno sgombro, e poi un altro ancora, in un punto riservato.

    -"Perché mi stai tanto addosso?" domanda lui, che inarca un sopracciglio. "Non sarò capace di tutto quello che un essere umano può fare, ma non credere nemmeno lontanamente che non riesca a procurarmi da mangiare da solo..."

    -Il formichiere... sospira, un minuscolo sorriso impercettibile che si forma sul suo muso "Furidoku, Furidoku caro... " comincia a dire, mentre passa accanto al puma. "Io vedo solamente un altro animale intelligente che ha bisogno di una mano!"

    -Muove per qualche attimo la grossa coda pelosa, mentre poi parla dicendo: "Non importa in quanti aeroplani mi sia infiltrato, ne quanti... beh, brutti ceffi abbia visto. Tu..." dice lui, sorridendogli un momento, prima di svanire in mezzo alla folla. "Sei decisamente l'unico che, come Nezu sa parlare. E se vorrai farlo mi troverai in mezzo al pubblico, sciocco felino!"

    -Furidoku si agita, e cerca di richiamare l'attenzione del formichiere:"Aspetta! Tu conosci Nezu?! Puoi farmi entrare più attivamente nella scuola, allora! EHI! NABAYO!"

    -La gente comincia a guardarlo in modo strano, vedendo letteralmente un puma parlante.

    -"Cosa volete?! Smammate:non avete mai visto un animale con un quirk dell'intelletto?..." domanda lui irritato, facendo andare via la gente, mentre lui guarda nella direzione in cui il formichiere era sparito.

    -"Nabayo:tu mi darai risposte. Se esiste un modo per entrare maggiormente in contatto con lui allora lo otterrò, chiaro?..." pensa lui, arrabbiato.

    -In mezzo agli spalti c'è proprio John, vestito col suo tipico vestito nero con tanto di cappello, che osserva vicino ad un altra presenza non ancora ben chiara, ma che chiaramente ha i capelli lunghi.

    3:

    -"Poteri, carattere e raziocinio: se oltre a Bakugo sono davvero questi i tuoi compagni, Midoriya... allora hai decisamente lealtà, ma anche competizione nello stesso pacchetto regalo." pensa John con le braccia incrociate e lo sguardo deciso nel vedere come Deku e la 1-A affrontino i robot. Poi il suo sguardo si fa deciso: "Ora dimostrami di essere chi mi hai detto di essere!" pensa infine, mentre la presenza accanto a lui si limita a sbuffare divertita.

    -La figura, accanto ad Anderson comincia a ridacchiare a denti scoperti, mentre guardando Todoroki nel percorso ad ostacoli lui pensa: "Todoroki Shoto, se non sbaglio:ad un occhio inesperto parrebbe freddo quanto la sua abilità, nonché calcolatore, quasi un moderno Achille... ma sento che in realtà c'è qualcosa di più."

    -"Fastidioso, proprio come me lo aspettavo dalle descrizioni di Midoriya:se esiste una persona che dovrebbe rispecchiare il dio della guerra Ares, nella vita reale quello non potrebbe essere altri che questo ragazzo..." pensa ancora poco dopo, vedendo Bakugo che attacca Shoto nel campo minato.

    -Il greco sbarra gli occhi, sorpreso dalla tattica dell'amico di usare delle bombe per propellersi in avanti e raggiungere Shoto e Bakugo.

    -"Avanti:non ti arrendere ora." pensa lui, vedendo Izuku cadere davanti a Katsuki e Todoroki.

    -Sorride, nel vedere come li ha nuovamente superati.

    -"Midoriya!" pensa ancora lui, con un gran sorriso, per poi continuare poggiando le mani sulle proprie gambe: "Sapevo che non mentivi, ma adesso che ti guardo sto avendo sempre meno dubbi."

    -Il verde vede l'amico mentre si asciuga le lacrime, e lo guarda assolutamente stupito mentre John gli fa un pollice in su.

    -"Voi ragazzi:siete tutti sempre uguali." dice... la figura accanto ad Anderson, con una voce femminile pacata, gentile ma come priva di più entusiasmo del dovuto.

    -Il greco gira la testa alla sua sinistra per guardarla, un espressione neutra sul viso, prima di dirle: "La ricerca del proprio io è sempre contornata di successi faticosi, possibilmente proprio come in questo caso:nessuno nasce già sapiente."

    -La figura... è una donna che ha, all'apparenza quasi trent'anni, con dei folti e vistosi capelli lunghi di colore rossiccio, una grande muscolatura e degli intensi occhi gialli, che si gira a guardarlo sorridente, dicendo: "Ma no, sciocchino!" dice lei, che rivolge nuovamente lo sguardo su Midoriya. "Mi riferivo alla sua gioia:è davvero contagiosa."

    -John sospira, prima che lei aggiunga: "Dal modo in cui hai sorriso sembrerebbe che riponi davvero tanta fiducia, in lui, il che vuol dire solo una cosa".

    -Ridacchia, mentre aggiunge: "È davvero formidabile, e ora ne vedo il motivo!"

    -"Dovresti osservarlo meglio prima di decidere di sfidarlo, Tara. Inoltre..." Dice il greco, alquanto annoiato, che poi conclude dicendo: "Chi ti dice che avrà desiderio di combattere per divertimento?..."

    -"Ecco come non sentirsi pressati..." mugugna John fra se e se con lo sguardo basso mentre muove la testa da una parte all'altra in pieno disappunto, sentendo quanto la prima posizione di Deku sarà la più ambita...

    4:

    -"Forte, inspirante fiducia e amichevole, hhmm..." Fa John, che ha pollice e indice sotto al labbro in una posa da pensatore. "Questo... Kirishima, se non ho letto male il tabellone parrebbe davvero la cosa più vicina al giorno d'oggi all'eroe classico Eracle, mi piace."

    -"Parrebbe capace di reggere di fronte ad avversità davvero orrende, ma... temo di non vedere in lui la stessa fiamma del tuo amico Izuku." dice Tara, che ha lo sguardo costantemente calmo e sicuro.

    -Anderson si gira verso di lei con uno sguardo di disappunto, dicendo: "Smetterai mai di giudicare le persone in questo modo, già al primo sguardo?"

    -Lei, sorridendo domanda: "E tu smetterai di fare riferimenti alla cultura passata? Sappiamo entrambi che queste nostre abitudini ci aiutano a mantenerci attivi, e sopportare ciò che ci si schianta addosso tanto duramente nella vita."

    -"Che cosa intendi per 'mantenerci attivi'?" domanda lui, con il sopracciglio sinistro alzato.

    -"Chissà."

    -"Sempre la solita..." dice il greco sbuffando, che torna a controllare il verde.

    -"Fammi indovinare:lei somiglia a..." dice Tara, che indica distrattamente col dito medio Hatsume, dopo che le squadre sono state formate. "...Atena, vero?" domanda lei, sorridendo.

    -"E Fumikage Tokoyami, affianco... a Nyx." dice semplicemente lui, con una leggera smorfia, dandole praticamente ragione.

    -"Davvero? E dimmi, come mai?"

    -"È più semplice di quello che potresti credere: Atena era la dea della sapienza e della strategia di battaglia, molto tattica ed intelligente, e tendeva a dare attrezzature agli eroi, sebbene Mei Hatsume parrebbe decisamente più solare e tollerante, per cui il paragone si applica solamente per le sue capacità. E sebbene non si sappia troppo, del carattere di Nyx, la dea della delle ombre e della notte... queste sue caratteristiche da me appena citate parlano già da sole, sul perché l'abbia paragonata a Tokoyami" spiega John, mentre mette una gamba sopra all'altra. "Che scelta particolare, Midoriya: spero che sarà efficiente..."

    -"Cosa puoi dirmi di Izuku e della sua dolce compagna?" domanda lei, con uno sguardo sognante, verso Deku e Ochaco.

    -Ad Anderson gli si aggrotta la fronte, mentre dice: "Nulla:in passato non lo avrei mai paragonato ad un personaggio dei miti greci, ma ora... ora è drasticamente diverso. E Ochaco Uraraka, invece... non ne sono sicuro neanche per lei..."

    -"Eccolo: John Anderson, colui che si mette a fare il muso lungo, solo perché non riesce a fare quadrare dei conti" dice lei, che... gli mette delicatamente la mano destra sulla spalla sinistra, cosa che gli fa subito girare la testa verso la sua direzione, vedendosi lei che gli mostra un sorriso sereno e rassicurante: "Non ti crucciare:ci arriverai più tardi."

    -Lui sbuffa, il suo sguardo che subito si fa più sereno, mentre le dice: "Sì...qui hai ragione."

    -Il suo sguardo si fa attento, nel momento in cui la sfida ha inizio.

    -Il greco sposta lo sguardo da una parte all'altra, dividendo la propria attenzione su tutti i partecipanti.

    -"È davvero preso da tutto questo." pensa la donna dai capelli rossi, sorridendo. "Ne avevi bisogno, John, e non solo per il tuo amico Midoriya."

    5:

    -"Ci siamo!" pensa John, vedendo diverse squadre che vanno verso Midoriya.

    -Ha lo sguardo incollato sulla sfida, nel vedere la tattica di Todoroki.

    -"Prometeo rubò il fuoco..." dice fra se e se Tara, osservando Monoma che replica i quirk di Bakugo e Kirishima... ma si rende rapidamente conto che, almeno al momento Anderson è più concentrato su Deku.

    -"Uh?..." si domanda il greco, che sbarra gli occhi incredulo, vedendo finalmente il quirk di Izuku in azione contro il quirk di fuoco di Todoroki.

    -"Interessante." dice, invece la donna dai capelli rossi, che si mette l'indice sinistro sotto al mento.

    -John si ritrova a stare ad occhi sbarrati e denti stretti, negli ultimi secondi.

    -"Dunque..." comincia a domandare la quasi trentenne a lui, guardandolo sorridente. "È stata una combinazione efficace?"

    -Anderson, ora più tranquillo le risponde, sospirando e mettendosi leggermente indietro con la schiena: "Non quanto avrei sperato, ma sì:lo è stata..."

    -Lei sbuffa felice.

    6:

    -Nascosto sopra ad un albero, presso dove Todoroki e Midoriya stanno parlando c'è qualcun'altro che sta accoltando, oltre a Bakugo: è Furidoku, che è assolutamente scioccato da ciò che ha sentito...

    -'hai fatto dei passi da gigante, ragazzino in verde... mi sono sbagliato.' Deku ricorda queste parole, mentre parla a Shoto dopo che questo fa per andarsene.

    -"Non ho mai pensato che lui..." pensa il puma, che chiude gli occhi digrignando i denti e ringhiando leggermente come un qualunque membro della sua specie, prima di girarsi verso destra e saltare su un altro ramo, andandosene prima di essere scoperto.

    -"Quella ragazza mi piace davvero tanto: nonostante l'evidente fraintendimento è comunque entusiasta." dice Tara, che guarda Toru, in ogni caso felice, prima di avvicinare alla bocca una bevanda arancione in un bicchiere di carta, tutta rilassata. "Avresti dovuto prenderti qualcosa anche tu" dice ancora, mentre sorseggia, con John che sospira mentre guarda al cielo per alcuni istanti, a quell'affermazione, dicendo: "Magari non avevo fame..."

    -"O forse eri preoccupato di stare attento a guardare Izuku, e non perderti proprio nulla di lui." dice lei, che lo guarda di sottecchi mentre finisce di sorseggiare ed abbassa il bicchiere. "Dovresti prenderti più cura di te stesso, John: da quando lo hai incontrato e conosciuto meglio non passa un solo giorno, senza che tu pensi a lui." ... con Anderson che non risponde, e storce leggermente il naso.

    -"La loro..." pensa il greco, guardando severo i due studenti che si vogliono ritirare. "È una decisione che posso comprendere, anche se non posso dire di condividerla del tutto..."

    -"Ti ho finalmente trovato!" dice... Furidoku, saltando giù da un albero, trovando Todoroki piegato nell'angolo, prima dell'ultima sfida. "Credevo che non sarei mai riuscito a rintracciarti, di questo passo..."

    -"Di nuovo tu..." domanda, a voce bassa Shoto, che alza lo sguardo severo, e quasi assente verso il suo interlocutore. "Ti avevo detto che non volevo avere niente a che fare, con te."

    -"Tu devi ascoltarmi! Io... non avevo idea, del motivo per cui non potessimo vederci per tutti questi anni!..." dice lui, con un espressione tremendamente triste, mentre si avvicina lentamente.

    -"Non dirmi che ti sei già dimenticato di quella volta..."

    -"Non ho dimenticato... ma non voglio comunque vederti" risponde il ragazzo.

    -"Tu menti:quando ero un cucciolo perduto nella foresta, abbandonato a me stesso, diverso dal resto della specie chi mi ha accolto?" domanda il felino di montagna, che si ferma a pochi centimetri dal ragazzo, guardandolo negli occhi. "Tu, Shoto:tu mi hai dato speranza, prima che tuo padre mi cacciasse via!" dice lui, mentre la sua coda si muove, per un solo momento.

    -"Ti ho detto che non ti voglio vedere." dice il ragazzo, che si sta sempre più irritando.

    -"Ma ora so perché! Io... ho sentito tutto, quando hai parlato con Midori-"

    -Todoroki... sbarra gli occhi dalla rabbia, cosa che fa fare a Furidoku qualche passo all'indietro.

    -"Come ti sei permesso... di ascoltare?..."

    -"Shoto... io non ho mai voluto che ci separas-". Il ragazzo alza la mano destra, mentre del ghiaccio spunta fuori, arrivando vicinissimo al felino, che resta lì terrorizzato.

    -"S-Shoto..." dice solo lui, incredulo e spaventato... prima che Shoto abbassi la mano, e respiri profondamente ad occhi chiusi, riaprendoli subito dopo.

    -"Non mi importa, che cosa hai sentito o visto..." dice lui, che si alza, e gli da le spalle. "Il tempo è quasi finito. E devo finire ciò che ho cominciato. C'è solo una cosa che ti chiedo..."

    -Si gira un momento, l'occhio sinistro sbarrato mentre gli dice: "Smettila, di tentare." gli dice, prima di cominciare ad andarsene, lasciando Furidoku sconvolto lì... prima che lui aggiunga, ruggendo: "Io non smetterò MAI di provare! Eravamo amici! Ed io non ti abbandonerò MAI, Shoto! MAI!"

    -Questo fa fermare per alcuni istanti l'utilizzatore di fuoco e ghiaccio, apparentemente... Lasciandolo colpito? Ma non può dirlo, poiché lui si allontana, sparendo gradualmente dalla sua vista.

    -"Hhmm" fa Tara, facendo una leggera smorfia, tuttavia non mostrando troppa preoccupazione in reazione a Shinso, non appena blocca Deku. "Così è questo, il motivo per cui il karateka con la coda ed il terreno bimbo dai capelli bianchi si sono voluti ritirare"

    -Lo sguardo di John si fa particolarmente teso, il viso che si contrae in una smorfia che espone la parte destra della sua arcata dentale, mentre si sporge in avanti per guardare.

    7:

    -Tara sospira, nel vedere la scena, mentre dice con la stessa smorfia:"Controllo mentale: personalmente non lo consiglierei a nessuno. Sa essere estenuante da provare sulla propria pelle..." dice lei, che sospira.

    -"Combattilo:non può finire così!" dice John, scioccato, nel vedere Midoriya che è ormai vicino alle scalette.

    -Gli occhi di Anderson sono completamente aperti, con Deku che sta ormai per uscire.

    -"Hh?!" si domanda il greco, vedendo finalmente anche gli effetti del quirk di Izuku, coi quali riesce a fermarsi.

    -"Ora le cose si fanno davvero, interessanti." dice la donna dai capelli rossi, stavolta ridendo.

    -"Grande potenza, e... danneggiamento del corpo:proprio come mi aveva raccontato..." dice John, vedendo le dita rotte del verde.

    -Per appena due secondi, alle provocazioni di Shinso sul quirk di Midoriya... gli occhi di Anderson brillano di giallo, la quasi trentenne che lo nota e gira soltanto gli occhi verso di lui.

    -"Pressoché incredibile." dice solo il greco dopo che Deku ha sconfitto l'avversario, con Tara che sta ridendo veramente di gusto.

    -"Immagino che qualcosa ti passi per la testa, John." dice lei a lui, con uno sguardo dolce. Poi, socchiudendo leggermente gli occhi, e mostrando un lieve sorriso gli domanda: "Te la senti di dirmi che cos'è? Prima che ricomincino..."

    -Lui, sospirando gira leggermente a guardarla negli occhi col collo, poi con tutto il corpo e, guardando in basso sospirante, infine sputa il rospo: "Ciò che ha detto Shinso a Midoriya..."

    -Lei lo guarda, attenta. "... mi ha fatto ricordare qualcosa:tu sai, di che cosa sto parlando..."

    -"Credo di sì..." risponde lei, che poi però prende un profondo respiro, mentre si stiracchia e torna a sorridere. "Ma credo anche che prendersela per le parole di qualcuno che proprio come te e Izuku ha avuto difficoltà non da poco non sia certo il modo giusto di atteggiarsi."

    -"Lo so Tara, ma-" Lei gli mette la mano sotto il cappello, sorridendogli mentre dice: "Niente ma." dice lei, mentre gli rimette a posto il cappello. "Sia lui che Izuku vogliono mettersi... proprio come vuoi volevi, e in fondo ancora vuoi fare tu: è da questo, che si capisce che non vuole che viviate l'inferno in terra, così come certamente non vorrebbe viverlo lui stesso. E non puoi negare tutto quello che ho detto, musone." dice lei, mentre le fa un occhiolino.

    -Lui, a quel punto ridacchia, con lo sguardo basso, sollevato dalle parole della sua interlocutrice.

    -Furidoku... cammina, completamente abbattuto in mezzo alla gente, pensando: "Shoto... che cosa ti ha fatto quell'uomo? Non dirmi che anche tu-". Ma sbatte contro la coda pelosa di qualcuno, completamente distratto:è Nabayo, che si gira e lo guarda, all'inizio sorridendo... ma poi guardandolo corrucciato, nel vederlo tanto triste, prima che il puma assuma poi un espressione fredda sul muso.

    -Senza dire una parola il formichiere fa segno di seguirlo verso lo stadio, e subito dopo si dirige verso di esso.

    -Sospirando pesantemente... Furidoku, con un espressione più fredda che mai all'inizio resta fermo... poi, muovendo lentamente una zampa dopo l'altra comincia a seguire l'altro.

    -Arrivano, dopo pochissimo su alcune sedie.

    -"Guarda là:il ghiacciolino si batte, ora!" dice Nabayo, entusiasta... ma il puma sembra completamente sconvolto.

    -"Stanno per cominciare:sei ancora interessato?" domanda la donna dai capelli rossi a John, sorridendogli.

    -Lui sbuffa con un sorriso minuscolo, che subito svanisce quando vede Todoroki sul campo... e nota il suo sguardo scuro. A quel punto, lentamente il suo sguardo si fa corrucciato.

    -"Che cosa succede?" domanda la quasi trentenne, accanto a lui.

    -"... Gli è successo qualcosa." risponde solo Anderson.

    -Nabayo si copre con la sua coda folta rannicchiandosi su se stesso, dalla paura del ghiacciaio vicinissimo al suo muso, mentre Furidoku... è completamente paralizzato dal terrore più totale.

    -"... Temo che avevi ragione..." dice Tara, incupita da quello che è successo, mentre il greco osserva il ragazzo... ringhiando per la tensione.

    8:

    -"C'è sempre stato un pensiero che mi ha attraversato la mente, almeno di tanto in tanto, nel vedere tutti questi aspiranti eroi, Tara..." dice John, guardando in basso fra se e se con uno sguardo freddo sul volto e le mani unite sotto al suo mento per sorreggerlo, con lei che gira lo sguardo verso di lui, apparentemente non altrettanto colpita dal fatto.

    -"E che cosa sarebbe, John?"

    -Il suo sguardo è scuro, mentre dice: "... Un tempo l'eroismo, in questo mondo lo si faceva per necessità...". Alza lo sguardo, che brilla di giallo per mezzo secondo: "Adesso lo si fa più che altro per una normalità."

    -La donna dai capelli rossi sorride, mentre guarda la sfidante di Kaminari mentre fa il suo discorso, mentre torna poi a guardare Anderson, dicendogli: "Ma questo non vuol dire che il vero eroismo non esista più:lei te lo ha appena dimostrato."

    -"È vero..." risponde lui, sospirando... ma il greco storce subito dopo il naso, nel vedere l'atteggiamento di Denki. "Ma certi individui non si pongono mai la domanda."

    -"Che cosa ne pensi, di questa Shiozaki?" domanda la quasi trentenne, sorridendo ampiamente.

    -Lui, ora in una posizione più composta e con le mani poggiate sulle gambe, ora le une accanto alle altre tintenna leggermente la testa da una parte all'altra, prima di rispondere, in modo decisamente più gioviale di prima con: "Hhhmm. Mi sembra una sorta di Demetra, la dea della natura e dei raccolti." Alza l'indice della mano sinistra, muovendolo avanti e indietro mentre dice: "pacata, ma determinata nel suo obbiettivo di diventare un eroe." Chiude la mano a pugno, per poi batterla sulla gamba sinistra dicendo, con uno sguardo convinto: "È una buona promessa."

    -"Quanto entusiasmo." dice lei, genuinamente divertita.

    -Tara trattiene una smorfia assolutamente buffissima: "Ma...Ma questa è..."

    -"Una... sorta di operazione pubblicitaria... sì." risponde John, con una smorfia di confusione davvero assurda.

    -"Quella ragazza è divertente come poche." dice Tara, che alla fine non ce la fa a ridere.

    -"Che mondo folle, che è questo..." dice Anderson, sospirando pesantemente.

    -"Ehi ehi EHIII!" dice Nabayo, i cui occhi si vedono da sotto gli occhiali, e la lingua che va per aria. "CIAO, MINAAAAAAAA! YuuuuHUUUUUUU!" urla lui, tutto divertito... gli altri spettatori che lo guardano oltremodo straniti, Furidoku accanto a lui che... non fa più caso a niente...

    -Mina se ne accorge, e si gira verso di lui con un grandissimo sorriso, prima di... rispondergli, dicendo: "GRAZIE PER ESSERE VENUTO, NABAYO! AHAAH!" Fa lei, tutta emozionata, mentre torna a concentrarsi sul suo avversario.

    -"FAGLIELA VEDERE!" urla il formichiere ad Ashido, un attimo prima dell'inizio dell'incontro.

    -"Vai così, Mina, GRANDE!" dice Nabayo, vedendola schivare i raggi di Aoyama.

    -"SIIIIIIIII! AAAAHAHAHAAAAAAAH!" urla il formichiere, vedendo la rosa vincere, vedendola poi mentre rivolge il proprio sguardo a lui dall'arena, emettendo un: "HIAAA!", tutta sorridente.

    -"Non mancava di tecnica, ma..." Inizia a dire Anderson, il labbro arricciato verso il lato destro.

    -"Si è fatta distrarre troppo dai suoi pensieri, non è vero?" domanda la donna dai capelli rossi, con uno sguardo da ovvietà.

    -"Esattamente:se si fosse concentrata di più l'esito avrebbe possibilmente potuto avere un altro esito..."

    -"Sembri piuttosto silente: non hai nulla da dire, su questi due?"

    -Lui sospira:"Che posso dire? Il loro spirito sportivo mi ha ricordato gli antichi giochi greci: combattimento impegnativo, fino alla fine." Mostra un piccolo sorriso. "È stato uno scontro equo, poco ma sicuro"

    -Il greco tiene d'occhio Uraraka, nel momento in cui appare.

    9:

    -"La determinazione:ecco, che cosa leggo in faccia a quella ragazza..." pensa John, che osserva con attenzione Uraraka, nel momento in cui sta andando contro Bakugo.

    -"Quanta rabbia..." pensa Tara, senza parole per come Katsuki sta trattando Uraraka.

    -"Sta continuando a battersi, fino alla fine..." pensa Anderson, fra se e se, guardando la ragazza che continua ad insistere, in mezzo alle esplosioni del suo avversario.

    -"Dimmi la verità:tu vorresti che vinca, non è vero?" domanda la donna dai capelli rossi, che guarda un po' amareggiata il suo interlocutore... che non risponde, con uno sguardo a sua volta amareggiato, nel vedere che la pioggia di meteoriti non ha avuto successo.

    -Il greco... abbassa leggermente la parte frontale del cappello per qualche istante, in segno di assoluto rispetto per la ragazza dai poteri gravitazionali, una volta che perde i sensi.

    -Furidoku alza il muso, e abbassa le orecchie, lo sguardo completamente sconvolto.

    -"Aah?! Furidoku, bello, che c'è?!..." domanda Nabayo, inquietato.

    -"Credo di doverti fare un pronostico, John." dice Tara, il cui sorriso... è diventato così ampio da ricordare quello di All Might, al turno di Todoroki e Midoriya.

    -"Ti ascolto." dice solo John, che osserva i due sfidanti salire sul ring.

    -"Questa battaglia, hhhmmm..." dice lei, che richiude per un momento le labbra, prima di tornare a parlare, dicendo, con gli occhi sbarrati: "Sarà la prima, in anni che ti lascerà di stucco!" Finisce di dire lei, ridendo con più voce che mai.

    10:

    -"La battaglia fra il ragazzo verde dalla grande abilità, che tanto vedi come amico..." dice Tara, con lo sguardo rivolto verso l'alto, ed un sorriso davvero... ampio, mentre John la ascolta, senza battere ciglio.

    -"E tra colui, dal grande quirk che sembra nascondere qualcosa di tremendo." dice la donna dai capelli rossi, sempre più... pompata? Davvero strano... Ma Anderson resta concentrato soprattutto sulla battaglia in corso, gli occhi aperti in quel momento come quelli di una rana che sono incollati sia su Todoroki, che su Midoriya, ed infatti dice solo: "Sì...".

    -John si sporge dalla sedia, e dice: "Avanti!", nel momento in cui iniziano a combattere.

    -"Avevo proprio ragione" dice la quasi trentenne, che osserva la conoscenza di sottecchi, approfittando della sua concentrazione nei confronti dello scontro.

    -Resta fermo e impassibile, mentre l'aria fredda generata dall'impatto dei due attacchi gli sferza il viso.

    -Il suo sguardo... comincia a farsi più attento, e meno preso dall'azione nel momento in cui vede i danni alle sue due prime dita che si sta provocando, mentre così pensa: "Il suo quirk continua a nuocergli:da questo posso dedurre che ha solo pochi tentativi, per riuscire a vincere, mentre Todoroki non sembra possedere apparenti limiti... immediatamente delibitanti all'utilizzo della propria unicità. Quindi..." pensa lui.

    -"Deve riuscire a farsi avanti nel momento in cui sta per attaccare, ed anticiparlo con degli attacchi non trattenuti. Solo in questo modo manderà a segno dei colpi decisivi contro una simile abilità, anche se questo vorrebbe significare dei danni ancora più gravi di quelli che sta già mostrando."

    -"Ma a lui non importa, glielo leggo in faccia" Abbassa per un momento lo sguardo, nel vedere la sua espressione decisa dopo aver lanciato il suo secondo attacco. "lui lo rischierebbe..."

    -"No, Midoriya, non devi restare in posizione difensiva!..." dice il greco fra se e se, nel momento in cui a Deku sanguina la prima mano.

    -John ringhia, ma stavolta perché preoccupato per il suo amico, nel momento in cui viene bloccato per aria dal piede, dal ghiaccio dell'avversario.

    -"Al ragazzo manca il giusto coraggio." pensa Tara, il cui sguardo si fa... quasi leggermente deluso, si potrebbe dire. "Un peccato:con un potere come il suo, aldilà dei danni avrebbe costretto l'altro ad una ritirata tattica per proteggersi:una bestia ferita, dopotutto è molto più pericolosa di una sana, ma solo se questa è disposta a non tirarsi indietro, e lasciare andare i propri freni inibitori."

    -"Come già avevo constatato Todoroki ha delle ottime capacità di reazione... ma ascoltando, e osservando ciò di cui Midoriya è stato capace fin ad ora questo scontro non dovrebbe essere tanto difficile! Midoriya!..." pensa John, dopo che il verde si è giocato l'intera mano con un pugno, che stringe le mani a pugno. "Manchi ancora del giusto istinto di combattimento:ti stai ancora una volta lasciando troppo andare ai tuo calcoli!..."

    -"Un momento..." pensa la donna dai capelli rossi... che, aguzzando lo sguardo nota, incuriosita che Shoto sta... tremando. "Ma guarda un po':allora un limite c'è..."

    -Anderson segue lo sguardo di Todoroki, e vede a chi sta guardando: Endeavor. A quel punto, osservando le espressioni reciproche, di padre e figlio... comincia visibilmente a intuire qualcosa, prima di tornare a guardare subito lo scontro.

    -"Come fa ad avere una simile sopportazione del dolore?..." pensa il greco, sconvolto dal fatto che il verde ha usato le sue dita rotte.

    -"Midoriya:non sei diventato solo un eroe, tu..." pensa lui, vedendo Midoriya con la mano più, che rotta chiusa a pugno.

    -"Hai notato?" domanda la quasi trentenne, indicando con l'indice destro il rallentato Shoto, interrompendo la linea di pensieri del tizio col cappello. "Il suo corpo si sta velocemente congelando."

    -"Eccolo, il suo tallone d'Achille..." dice solo John.

    -"Calcola bene i tempi, Midoriya..." pensa ancora, quando Shoto gli corre incontro.

    -"Sì!" dice a voce, quando riesce a dargli un pugno in pieno petto.

    -"Purtroppo... anche il tuo ragazzo meraviglia sta cominciando a perdere colpi." dice lei, che guarda, ora... un po' triste, i continui scambi dei due.

    -"È una battaglia di volontà, ormai: perderà chi cederà per primo..." le risponde lui, con voce flebile, i suoi occhi... tremolanti.

    -Furidoku... ha lo sguardo basso, tutto il tempo, vicino alle lacrime. "Shoto..."

    -Anderson spalanca gli occhi nel sentire ciò che Todoroki dice, dopo l'ultimo pugno di Midoriya, stringendo le ginocchia con le mani, mentre pensa:"il quirk di suo padre? Allora vuol dire che-"

    -"Shoto:tu hai usato il..." dice fra se e se Furidoku, che guarda in alto, sconvolto le fiamme che si innalzano dal suo amico d'infanzia, per poi mettersi del tutto composto, e urlare: "METTICELA TUTTAAA!", attirando lo sguardo di Nabayo, che osserva attentamente il felino accanto a sé.

    -"Il suo sguardo è cambiato:quel qualcos'altro che avevo pensato è ora buttato al vento..." pensa il greco, vedendo il sorriso di Shoto, col proprio sguardo che diventa però parecchio amaro. "Midoriya:tu lo sapevi, non è vero?..."

    -"Proprio ciò che volevo fin dall'inizio." dice Tara, che... Pare quasi si stia "gustando" quello che sta vedendo.

    -"Ci siamo:questi saranno i loro ultimi attacchi!" dice John, che digrigna i denti, vedendoli pronti all'ultima carica.

    -"Non vedo l'ora." risponde la donna dai capelli rossi, che unisce le mani insieme, tenendole belle strette.

    -"DAI TUTTO STESSO, MIDORIYAAAA!" urla Anderson, vedendo il loro attacco finale, i suoi occhi che brillano di un intenso giallo, mentre Tara ride con tutta quanta la sua voce.

    -"Tutto questo potere, e coscienziosità... John ha un amico davvero promettente." pensa la donna dai capelli rossi, sentendo la tremenda onda d'urto che le fa svolazzare all'indietro i lunghi capelli rossi.

    -"Midoriya!..." Dice il greco, che guarda sconvolto Deku, vedendolo cadere privo di sensi, completamente fuori dal ring.

    -"Shoto..." il puma tira un sospiro di sollievo, vedendo che sta bene, per poi dire, fra se e se: "Hai usato il quirk di tuo padre..."

    11:

    -"Questo loro combattimento è stato-" comincia a dire Tara... prima di notare che John ha lo sguardo rivolto verso le porte attorno alla base dell'arena, e non sta più prestando davvero attenzione. Lei, guardandolo un momento triste... gli mette delicatamente il palmo della mano destra, sul dorso della sinistra di lui, cominciando ad... accarezzarlo, piano piano.

    -La reazione, di lui è girarsi verso di lei, guardandola con un espressione che lascia spazio a pochi dubbi:è enormemente preoccupato.

    -"Sono certa che alla Yuei possono fare miracoli: dopotutto..." dice lei, che ruota di pochi gradi la propria testa verso sinistra, mentre guarda rassicurante Anderson, prima di continuare, dicendo: "Si è già spezzato, in passato, ma è comunque tornato tutto d'un pezzo, da ciò che mi raccontavi spesso, di lui."

    -Il greco socchiude gli occhi. "Ti ricordi?"

    -Comincia a ricordare, quando lei e lui avevano finito di allenarsi su di una duna, in un deserto quasi del tutto inospitale al tramonto, quando erano entrambi terribilmente stanchi e provati, da un combattimento che avevano appena concluso dopo ore di estenuanti allenamenti.

    -'"Vuoi continuare, John?"' domandò lei tutta pacata...seppur stanca, le mani chiuse a pugno e il petto all'infuori, sebbene la sua allora tuta fucsia a maniche corte e pantaloni di pelle rosa fossero quasi da buttare tanto erano sfaldati e pieni di buchi (e quasi le si vedeva il personale), mentre sputò distrattamente del sangue sulla sabbia.

    -"'Eh... non credo di volerlo.'" rispose lui, che si mise lentamente seduto, a gambe incrociate sulla sabbia, la parte dal collo e delle maniche nonché il lato sinistro della sua maglia rossa con al centro la sagoma gialla di un vecchio uomo barbuto con vestiti da antica Grecia sopra... completamente andate.

    -"'Vedi... ho conosciuto un ragazzo..."'

    -Lei si addolcì... e rilassò le mani, mentre si lasciò cadere di pancia sulla sabbia, tenendo con i gomiti le mani sollevate da terra (anche per coprirsi un pochetto) e lo guardò comprensiva, domandando con gli occhi chiusi, e l'espressione contenta: '"Ti sei trovato un fidanzato?"'

    -Lui sbuffò divertito, all'affermazione, mentre la guardava negli occhi, sbadigliando leggermente per via dell'ora, dicendo: '"No... no, no: è un minorenne, poi. È solo un..."'' il suo sguardo si fece dolce e solare. "'Credo che possa chiamarlo amico."'

    -"'Che bella notizia! Ti andrebbe, di parlarmene un po' di più?'" domandò lei, tenendo le mani in quel momento sotto il mento, e le gambe sollevare per aria (entrambi i piedi non avevano scarpe e calzature, a simboleggiare quanto duro era stato lo scontro), come una ragazza che fa gossip.

    -"'Beh, sembra un po' spaventato dalla vita, e non lo biasimo del tutto:non ha un quirk, ma..."'

    -"Questo non ha mai fatto differenza per te, quando guardi a qualcuno" disse lei, tintennando la testa da una parte all'altra e muovendo le muscolose gambe per aria, canzonandolo. "'Lo so, signor 'Spiegazioni lunghe'."'

    -"'Eh!...infatti.'" disse lui.

    -Nel presente la donna dai capelli rossi gli dice, sorridendo: "Da quel giorno non hai mai finito di raccontarmi di lui, almeno una volta... e quello che ho capito è sempre stato questo..." dice lei, che sposta la mano delicatamente sul braccio di lui.

    -"Non immagino cosa..."

    -Muove la testa da una parte all'altra, ridacchiando: "Ti ho influenzato un po' male, è un pochino colpa mia! No, no..." dice lei, che riacquista lo sguardo più sereno di prima, dicendo: "Lui è una roccia... Proprio. Come. Te." dice lei, tamburellando la mano sul suo braccio per tre volte, ad ogni piccola pausa. "Non è la prima, ne sarà l'ultima volta che affronterà sfide simili, e non lo fermeranno tanto facilmente, stando a come ha parlato prima ai suoi compagni di scuola."

    -Lui chiude gli occhi, rilassandosi e tirando un sospiro di sollievo, mentre le dice, sorridendo: "Sì... hai ragione"

    -"Ahaaah, noooouuu!" dice Nabayo, un po' triste alla sconfitta di Mina.

    -"Allora:Ercole contro Ares?" domanda la quasi trentenne, con le braccia incrociate, guardando lo scontro fra Bakugo e Kirishima.

    -"Possiamo dire di sì." risponde solo Anderson, guardando ora un po' più sollevato le correnti battaglie in corso.

    -"Ares ha vinto." dice solo lei.

    -Furidoku, ormai guarda a malapena solo quando Tododoki è presente.

    -"Quella rabbia... tu usi la tua efficacemente, ma lui sembra davvero respirare la sua come ossigeno" dice Tara, dopo che Bakugo ha sconfitto Tokoyami.

    -"Quando la rabbia entra in gioco la differenza, fra me e lui è insita in una sola cosa, ossia... quanto in basso ti sa trascinare." dice John, a braccia incrociate.

    12:

    -John sospira, mentre il suo sguardo si fa attento, dedicando la propria attenzione agli ultimi sfidanti del festival: "Siamo alla fine..."

    -"Esattamente ciò che servirà a Midoriya, ma anche a te..." Tara aguzza lo sguardo, in modo quasi sprezzante. "per capire chi vi darà dei futuri problemi."

    -Una smorfia di dissenso, in risposta a ciò si forma sul viso di Anderson.

    -"Soltanto la bestia di un film dell'orrore è più determinata." dice la donna dai capelli rossi, vedendo come Katsuki stia ancora rompendo il ghiaccio, dentro all'enorme iceberg improvvisato.

    -"Quanto orgoglio..." dice il greco, ormai stanco, sentendo il discorso del biondo dopo che Todoroki non ha voluto usare il lato sinistro.

    -Le parole di Midoriya verso Shoto... danno proprio una bella svegliata a John, che torna a guardare lo scontro con la sua piena attenzione.

    -Todoroki... vede Furidoku, dagli spalti, poco dopo essersi fermato.

    -Il puma, vedendo ciò... ne resta scioccato.

    -Furidoku è completamente scioccato dalla sconfitta del suo amico d'infanzia, e dice: "Shoto!..."

    -Nabayo... lo guarda serio, di sottecchi.

    -"È finita." dice Anderson, chiudendo gli occhi e tenendo le braccia incrociate.

    -"Non la conclusione che avrei previsto, ma è certamente una che fa pensare." dice la donna dai capelli rossi, che sospira e nuove la testa, stiracchiandosi un altra volta, le sue ossa che scricchiolano un pochino.

    -"Si sta comportando davvero da animale..." dice John, mentre si passa il viso con una mano, e poi si strofina gli occhi.

    -Si ferma, tuttavia nel momento in cui nota le espressioni di Deku, restando con la mano ed il corpo perfettamente immobili, mentre si stava strofinando gli occhi, con il destro che ha ancora uno spiraglio tra l'indice ed il medio destri per vedere.

    -"Ci sei?" domanda Todoroki, non appena è uscito dal cortile di casa... guardando nella direzione di un albero, dal quale scende giù proprio Furidoku, che non dice una parola, ed ha lo sguardo basso.

    -"Sai:quando hai detto quelle cose, al festival... ero confuso." dice ancora lui, che gli si avvicina, guardandolo poi a pochi centimetri di distanza, apparentemente neutro... poi si piega sulle ginocchia.

    -"Credo di aver sbagliato..." dice lui, che lo guarda fisso negli occhi.

    -Il puma... alza lo sguardo, molto triste verso il ragazzo.

    -"Tu lo sai bene che ogni azione ha una conseguenza, vero?..." domanda lui, assolutamente scioccato.

    -"Sì ... " dice lui, che abbassa un momento lo sguardo, ricordando ancora una volta il suo passato, per poi alzarlo di nuovo verso di lui. "Lo so."

    -Furidoku ringhia, per diversi istanti... prima di cessare, e respirare pesantemente, muovendo solo per un momento la coda. "... Va bene:ti accompagnerò da tua madre..." dice solo, prima di ricevere una... carezza, dal ragazzo sul lato destro del suo muso.

    -Questo gli suscita un ricordo, in cui il giovane Shoto, ancora con entrambi gli occhi sani lo accarezza felice proprio su quel lato, quando era appena un cucciolo, ridacchiando e dicendo: "Sei bellissimo!"

    -Gli vengono le lacrime agli occhi, mentre si lascia cullare in parte, pensando: "Sei ancora tu! Non c'è tuo padre, ci sei tu lì dentro! Oh cielo, grazie!..."

    -L'umano e il felino camminano insieme, fianco a fianco.

    -"Quella fu l'ultima volta, che andai da mia madre:da quel giorno, temendo che io potessi turbarla... non l'ho più vista." dice il ragazzo del fuoco e del ghiaccio al suo amico d'infanzia, che ascolta attentamente, mentre il primo guarda fisso l'ospedale in cui lei si trova"

    -"Di certo lei... Continua a essere condizionata... da me e da mio padre."

    -"Per questo motivo, se voglio diventare un eroe non devo più tormentarmi col passato."

    -Esita, ad aprire la porta, finché Furidoku non gli alza dolcemente la mano col muso, cosa che lascia sorpreso Todoroki, che lo guarda incerto.

    -Il puma lo guarda con fiducia e decisione.

    -Shoto, a quel punto sospira, prima di annuire, e fa il grande passo, entrando da solo.
     
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